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Immagine del redattoreMarco Terribile

Carciofo: dalla cucina alla fitoterapia



Utilizzati principalmente in ambito culinario per deliziarci il palato nei periodi invernali e primaverili, i carciofi vantano anche proprietà benefiche organiche per cui assumono un posto di rilievo anche nel campo fitoterapico.

Le proprietà benefiche e fitoterapiche dei carciofi sono attribuibili principalmente ai flavonoidi prodotti dal metabolismo secondario della pianta, piuttosto che ai valori nutrizionali in sé. Infatti il carciofo mostra dei blandi livelli di vitamina K e di vitamina B3, mentre sono interessanti ed oggetto di studio le molecole bioattive quali acido caffeico e cinarina.


Chi dovrebbe aumentarne il loro consumo all’ interno della propria dieta?


  1. Persone che soffrono di dispepsia-meteorismo (pancia gonfia post prandiale): Il carciofo ha mostrato degli effetti benefici sullo svuotamento gastrico accelerando il transito gastrointestinale. E’ utile in coloro che soffrono di dispepsia o che mostrano sintomatologia come elevata sensazione di pienezza post-prandiale o leggera sofferenza data dal gonfiore in zona epigastrica.

  2. Chi desidera normalizzare i livelli di colesterolo: date le proprietà colagoghe e coleretiche ovvero stimolatori della sintesi e del rilascio della bile facilitano e migliorano la digestione soprattutto degli alimenti a carattere lipidico. Inoltre rendendo la bile più satura di colesterolo e favorendone l'escrezione, contribuisce ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue.

  3. Persone affette da ipocloridria. La cinarina, avendo una funzione stomachica, migliora la peristalsi dello stomaco aumentando la secrezione di acido cloridrico.

  4. Pazienti con steatosi epatiche non alcoliche NAFLD o NASH: alcuni studi mostrano un effetto epatoprotettivo della cinarina mostrando una diminuzione dei livelli delle transaminasi epatiche ALT e AST.

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